Microsoft Access è uno strumento di database, compreso nel pacchetto Microsoft Office fin dal 1992. Anche se largamente usato, è abbastanza complesso da comprendere. Per fortuna, sono disponibili alternative gratuite e intuitive con caratteristiche simili.
Perché utilizzare un’alternativa a Microsoft Access?
Nonostante sia costantemente incluso nella top 10 dei migliori database, Microsoft Access spesso divide le opinioni. Gli utenti Pro-Access puntano sulla sua facilità d’uso, sulla vasta gamma di risorse online disponibili e sui potenti strumenti di interrogazione, filtraggio e tabella. Invece, gli utenti Anti-Access parlano di mancanza di scalabilità, del limite di 2 GB e di un’interfaccia fredda e senza vita. Secondo loro, tutto ciò ne limita il potenziale, costringendoli a cercare alternative. Ma quali sono le migliori? Vediamole.
Base OpenOffice / Base LibreOffice
OpenOffice / LibreOffice offre Base, che è molto simile ad Access. Base è un ottimo tuttofare adatto sia alle esigenze domestiche che a quelle aziendali, fornendo supporto per più database e collegamenti con altri come MySQL, PostgreSQL e, naturalmente, Microsoft Access. Sono disponibili online molti tutorial e modelli, in cui verificare quanto sia simile ad Access.
Axisbase
Axisbase è leggermente diverso da altri in quanto offre un intera soluzione di database, con una familiare interfaccia di front end simile a Filemaker, Access o Base, ma che può anche fungere da server di database come MySQL.
L’interfaccia è semplicistica, fornendo al software un’estetica non sofisticata e accessibile. Axisbase offre alcuni tutorial e contenuti sulle funzionalità, anche se non esiste una landing page che specifichi in modo dettagliato i tutorial, i quali sono accessibili nella colonna di sinistra situata nella homepage.
Nel complesso, Axisbase rappresenta una solida alternativa a Microsoft Access, in grado di utilizzare la sintassi di espressioni potenti per utenti avanzati.
Glom
Nonostante il suo nome sia interessante e altrettanto il potenziale, due problemi possono far perdere interesse per Glom: non è possibile eseguire un’istanza di database come amministratore di Windows e non è possibile modificare i database che non sono stati creati con esso. Mentre il primo è quello di garantire che i principianti non distruggano il loro sistema durante l’esecuzione di PostgreSQL, la necessità di creare un account utente separato su un terminale Windows è alquanto frustrante e la mancanza di documentazione non fa che aumentare queste frustrazioni.
Tuttavia, a giudicare dalle esperienze ottenute dagli altri dall’utilizzo online, ci sono alcuni aspetti positivi da prendere in considerazione in questo software open source. Essendo costruito su un backend PostgreSQL, riesce a fornire un potente database relazionale, con un’interfaccia che è molto semplicistica e facile da approcciare.