È Bt Italia a creare l’allerta per le aziende affinché si tutelino dal crimine informatico, attivando misure di cybersecurity. Bt Italia, con KPMG, discute questo problema e avverte soprattutto le aziende emergenti, in un nuovo report; secondo questa ricerca la stragrande maggioranza delle aziende non è in grado di rispondere efficacemente agli attacchi delle imprese del crimine informatico, organizzate e dedite al profitto. Queste aziende infatti si sentono limitata nelle risorse e nelle regolamentazioni che dovrebbero seguire per tutelarsi dal cybercrime.
Bt Italia spiega come affrontare le minacce informatiche con la cybersecurity
Come si è detto il rapporto di Bt italia mette in evidenza la precarietà della cybersecurity per molte aziende poco preparate per fronteggiare efficacemente il cybercrime. Il rapporto “Passare all’offensiva – Lavorare insieme per bloccare il crimine digitale” rivela come il 47% delle aziende e organizzazioni, pur consapevoli del problema e di come le impese delcybercrime ricattino i dipendenti stessi, non abbia una strategia per bloccare e fronteggiare le minacce. Un’altissima percentuale degli intervistati, il 97 %, ha dichiarato di aver subito un attacco e che le minacce sono addirittura aumentate nell’ultimo biennio, ma allo stesso tempo il 91% dichiara la difficoltà di risposta e azione anticrimine citando come ostacoli principalmente quelli normativi. Per un’azione a rischio di cybercrime, è importante comprendere come i responsabili non siano più solo più semplici hacker, ma vere e proprie imprese del crimine informatico, con piani aziendali e di attacco ben precisi, che dispongono di ingenti risorse e si occupano di frodi, estorsioni e furti di proprietà intellettuale. Per agire in modo concreto ed efficace bisogna pensare a piani d’attacco mirati e alla cybersecurity come primaria strategia aziendale. Dal rapporto viene evidenziato come la maggior parte delle aziende si avvalgono di un Chief Digital RiskOfficer, il cui ruolo nella gestione della sicurezza si sta riesaminando e implementando. Inoltre molte aziende ritengono sia necessario creare un budget apposito per la sicurezza informatica, in modo da poter fronteggiare la potenza economica dei criminali informatici. Importante dunque è attaccare, la salvezza sta nel cambiamento di mentalità, secondo il rapporto BT Italia, e non considerare più la cybersecurity solo in un’ottica di mera difesa.
BT e KPMG coinvolgeranno le grandi organizzazioni in tutto il mondo per discutere le evidenze della loro ricerca congiunta e per valutare insieme i cambiamenti che devono essere implementati. Il report è disponibile online per il download.