Se si deve condividere file in remoto, ovvero la persona con cui si vuole condividere un file non si trova sulla stessa rete, si dovrà utilizzare un servizio di intermediazione. Spesso gli utenti inviano file tramite e-mail o li caricano su unità cloud e quindi devono condividere un collegamento con essi. Questi metodi funzionano e sono eccezionali perché forniscono una “area di attesa” per i file fino a quando non sono stati scaricati.
Se un utente preferisce il trasferimento diretto tra computer, bisogna utilizzare quello P2P. In generale, questo tipo di trasferimento è possibile, ma per gli utenti finali non è il modo più semplice per quanto riguarda le impostazioni, motivo per cui è consigliabile utilizzare ToffeeShare.
ToffeeShare funziona all’interno del browser; si caricano i file e si condivide un link con chiunque si voglia inviare i file. Il browser deve rimanere aperto e non è possibile aggiornare o chiudere la scheda in cui è attivo il trasferimento fino al completamento. Il file stesso non viene archiviato online.
Inviare file tramite P2P
Visitare ToffeeShare e aggiungere i file che si desidera condividere. Una volta aggiunti i file, ToffeeShare fornisce all’utente un link per condividere e un codice QR che si può scansionare; è un modo abbastanza semplice per trasferire i file su uno smartphone. A tale proposito, ToffeeShare funziona egregiamente anche su un browser mobile. Non è possibile chiudere la scheda in cui è attivo il trasferimento, ma è possibile ridurre a icona la finestra o spostarsi dalla scheda a un’altra. L’applicazione Web funziona in tutti i browser moderni.
Ma quanto tempo ci vuole per completare il trasferimento? Dipende dalla dimensione del file. Tenere a mente che il file viene ancora inviato via Internet e la velocità di connessione, così come la velocità di connessione del destinatario, giocheranno un ruolo fondamentale nella velocità del trasferimento.
ToffeeShare invia i file in modo sicuro, infatti utilizza la crittografia end-to-end. Non ci sono limiti alla dimensione di un file che si può condividere.
Questa non è l’unica applicazione nel suo genere. In effetti, basta andare su Internet e rendersi conto di quanto ce ne siano a disposizione. Il problema è che la maggior parte di esse ha vita breve. Sono utili, ma non tendono a resistere in termini di redditività e finiscono per chiudere. La speranza è che questa applicazione Web resista nel tempo. Lo spazio di condivisione dei file è pieno di numerosi servizi di cloud storage come Google Drive, OneDrive e Dropbox, ma i servizi di trasferimento P2P non sono abbastanza.