Per quanto dotati di un sistema operativo diverso e più chiuso rispetto a Windows, anche i computer prodotti dalla Apple necessitano di manutenzione. Come ripulire il proprio Mac in modo che sia sempre veloce e con un funzionamento privo di intoppi?
Non si tratta di un’operazione estremamente complicata. Generalmente basta utilizzare delle applicazioni specifiche che consentano di eliminare ciò che di superfluo vi è di installato o rimasto dopo una disinstallazione.
Ripulire con macOS Sierra
La prima cosa da fare per ripulire il proprio Mac è quella di liberare lo spazio sul disco fisso. macOS Sierra consente di fare tutto ciò utilizzando il tool dedicato per la gestione dei dati presenti sul computer. Non è difficile accedervi: basta fare clic sull’icona a forma di mela posta in alto a sinistra sulla barra dei menu, cliccando su Informazioni > Archivio> Gestisci.
Una volta che si sarà aperta la finestra dello strumento sarà possibile selezionale operazioni specifiche semplicemente selezionando il pulsante relativo. In questo modo si potranno rimuovere le foto ed i video archiviandoli su iCloud, oppure eliminando direttamente tutto ciò che è stato visto su un programma come iTunes. In caso si voglia portare l’applicazione a fare specifiche azioni bisognerà entrare nella scheda Applicazioni e selezionare quelle che si vogliono cancellare. Stessa cosa si può fare per il contenuto del cestino o per i documenti presenti all’interno. MacOS Sierra è molto intuitivo e semplice da usare.
Ripulire il Mac con Daisy Disk
Anche Daisy Disk è un’ottima applicazione da utilizzare per ripulire il proprio dispositivo Apple. E’ in grado, tra l’altro, di analizzare gli hard disk ed indicare i file più ingombranti. La versione a pagamento da 9,99 euro elimina i file in automatico. Quella gratuita prevede che l’utente lo faccia manualmente. Una volta scaricata ed installata basta spingere il pulsante “Scan” per far partire la scansione. Una volta completata la stessa basta seguire le istruzioni per cancellare.
In alcuni casi, a prescindere dall’applicazione utilizzata, potrebbe rendersi necessario inserire la propria password di sistema.