Conosci il pulsante “Mi sento Fortunato” di Google? Quante volte, negli anni passati, lo utilizzavi per effettuare una ricerca veloce?
Un po’ tutti, almeno una volta, abbiamo cliccato su questo pulsante, che appariva vicino a quello per iniziare la ricerca, nel corso del tempo, Google ne ha cambiato le funzioni.
Infatti, fino al 2010 il tasto “Mi sento fortunato” permetteva di ottenere il primo risultato dei siti elencati per una specifica keywords. Tra i risultati non venivano mostrati gli annunci di Google Adwords, che portò a grosse perdite economiche.
Il pulsante Mi sento fortunato costò a Google 110 milioni di dollari
Marissa Mayer che era a capo delle operazioni di gestione dei prodotti di ricerca di Google spiegò che le persone che cliccavano “Mi sento fortunato”, in inglese “I’m Feeling Lucky”, erano circa l’1% degli utenti di Google.
Questo tipo di ricerca costava a Google una perdita pari a circa 110 milioni di dollari all’anno. Il motivo? Cliccando su questo bottone si viene trasportati direttamente nella pagina che Google ritiene più pertinente, senza attraversare la SERP con gli altri 9 risultati.
La SERP, oltre a mostrare i primi 10 siti, mostra anche la lista di annunci pubblicitari che sono la principale fonte di reddito di Google. Pertanto, è facile intuire perché il pulsante costa così tanti milioni di dollari.
“Cerca con googlemi sento fortunato”
Se l’utente non scrive nulla barra di ricerca e preme sul tasto “Mi sento fortunato”, viene reindirizzato nella sezione dedicata ai Doodles di Google.
Invece, inserendo una query di ricerca e cliccando sul pulsante, la pagina restituita è quasi sempre la prima posizionata su Google per quella keyword.
A cosa serve?
Scrivendo, ad esempio, il nome di un brand e cliccando poi su “mi sento fortunato” puoi accedere direttamente alla home del sito.
Quindi, “nome brand” + clic su “mi sento fortunato” = homepage del sito di riferimento del brand.
Come è nato il tasto “Mi sento Fortunato?”
Pare che il nome del pulsante siano stato preso dalla scena del film di Clint Eastwood “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!”
Durante una scena, il poliziotto attacca una banda di rapinatori di banche e decide se prendere la sua pistola oppure arrendersi alla domanda “Ti senti fortunato, teppista”?