Fino a qualche anno fa gli smartphone erano costruiti essenzialmente in plastica, ovviamente considerando solo la scocca esterna. Questo materiale sembrava essere il più indicato per una serie di sue caratteristiche intrinseche.
Le qualità della plastica
Con il termine plastica si indica una vasta gamma di materie plastiche, alcune delle quali sono utilizzate da sempre per produrre telefoni cellulari. La “plastica” più utilizzata è il policarbonato, che garantisce alcune caratteristiche importanti. Questo materiale infatti permette di dare vita a smartphone abbastanza robusti, resistenti agli urti e con una buona possibilità di assorbire gran parte degli stessi. Inoltre un oggetto in policarbonato che cade anche se dovesse accusare il colpo, mostrando ad esempio qualche segno o graffio, difficilmente si deformerà, permettendoci nella gran parte dei casi di continuare ad utilizzarlo. Alcuni modelli di smartphone in policarbonato sono anche resistenti ai graffi, all’acqua, alla polvere.
Altri materiali
Tra i materiali diversi dal policarbonato più usati per costruire la scocca degli smartphone c’è l’alluminio. Stiamo parlando di un metallo che ha una serie di qualità interessanti; la prima è la sua ampia diffusione, infatti lo si utilizza anche per varie parti dei motori di automobili e altri veicoli, così come per costruire padelle o altre stoviglie. L’alluminio è molto leggero e facile da stampare, tramite il processo di pressofusione. Stimo quindi parlando di un materiale di cui l’industria fa un largo utilizzo e la cui lavorazione è ormai ben nota. Nei primi smartphone l’alluminio entra solo come componente di alcune parti, ad esempio la struttura più esterna della scocca, oppure alcune parti che coprono le componenti più delicate del telefono. Oggi sono disponibili sul mercato anche smartphone interamente in alluminio, che garantiscono una maggiore resistenza agli urti e all’usura. Certo è però che se l’alluminio non è trattato in modo corretto i segni e i graffi che si verificano nel corso del tempo saranno molto più visibili rispetto a quelli sul policarbonato. Inoltre è certo che la resistenza alla caduta di un telefono in alluminio è molto superiore rispetto a quella dei modelli in policarbonato, se però l’urto dovesse deformare la scocca dello smartphone, è probabile che esso divenga inutilizzabile, in quanto la deformazione sarebbe permanente.
La ceramica
Xiaomi Italia propone uno smartphone in ceramica, un’innovazione particolarmente interessante. La ceramica infatti consente di avere a disposizione un telefono praticamente indistruttibile, leggero e dal look accattivante. Per produrre un modello di smartphone con questo materiale però si devono affrontare costi importanti, visto che la ceramica deve essere sottoposta ad una cottura ad alta temperatura che dura per diversi giorni, e il taglio delle componenti della scocca avviene con particolari apparecchiature dedicate. Stiamo quindi parlando di un materiale che difficilmente entrerà nella linea di produzione dei modelli di smartphone più diffusi. Anche l’azienda cinese infatti propone la ceramica solo per una linea di smartphone prodotti in piccoli numeri, proposti come eccezione per pochi clienti.
Il futuro
Il futuro degli smartphone è forse già stato scritto, lo abbiamo probabilmente già imboccato. Certo è che la gran parte delle aziende non vuole rinunciare a nessuno dei materiali costruttivi oggi disponibili. Del resto non tutti i modelli di smartphone sono uguali tra loro e molte aziende continuano a produrre linee di telefoni top di gamma, insieme con prodotti meno costosi e pensati per un utilizzo non intensivo. Le materie plastiche poi consentono un’ampia versatilità, una facilità di produzione a basse temperature, una buona resistenza agli urti e anche agli agenti atmosferici. Difficilmente un materiale soppianterà tutti gli altri, è più probabile che con il passare del tempo si trovino smartphone in altri materiali, diversi da quelli impiegati sino ad oggi.